Campagna M+ 2011 - 150° dell'Unità d'Italia - Corazzata Caio Duilio 1880
CORAZZATA CAIO DUILIO
LA NAVE PIU' POTENTE DEL MONDO A FINE 1800
L'Italia era una giovane nazione, cercava un'affermazione tra le potenze dell'epoca e come sempre avviene le navi hanno una duplice funzione, strumento di guerra e mezzo di proiezione diplomatica che reca all'estero una parte della nazione rappresentata. Nel 1873 l'Ammiraglio Saint-Bon, presentò in Parlamento un progetto per la costruzione di una nuova classe di corazzate per la Regia Marina che, per caratteristiche tecniche e operative, avrebbero espresso ciò che di meglio si poteva realizzare a livello mondiale. Lo sforzo industriale e tecnologico per la costruzione si dimostrò imponente per l'Italia dell'epoca. Indubbio fu il successo dell'impresa: da allora in poi l'Italia entrò nel novero dei grandi costruttori di naviglio da guerra guadagnandosi un posto che occupa ancora oggi. All'estero le reazioni andarono dalla preoccupazione dei francesi, all'ammirazione degli americani, fino all'imbarazzato fastidio degli inglesi. Per quanto riguarda la Francia, Caio Duilio e Dandolo costituivano da sole una formazione navale in grado di tenere in scacco l'intera flotta francese del mediterraneo.
Brin progettò tre navi corazzate. Si trattava di unità di concezione del tutto nuova, senza compromessi. La prima ad essere impostata fu la Enrico Dandolo presso l'arsenale di La Spezia il 6 gennaio 1873, la quale fu poi completata solo nel 1882; ad essa seguì la nave gemella Caio Duilio impostata il 24 aprile 1873 presso il cantiere di Castellammare di Stabia, venne poi varata l'8 maggio 1876 e finalmente completata, dopo l'allestimento, il 6 gennaio 1880. La terza non fu mai realizzata, poiché i disegni furono talmente rimaneggiati che sfociarono in un tipo del tutto diverso di bastimento, che sarà in seguito realizzato con le due unità della Classe Italia, le corazzate Italia e Lepanto.
Per queste corazzate furono adottate corazze in grado di resistere egregiamente ai proiettili dei cannoni da 50 tonnellate; venne realizzato un sistema di compartimenti allagabili per ridurre la superficie corazzata. Lo scafo era interamente in ferro con sperone sommerso lungo oltre 4 metri ed un'opera morta (cioè la parte emersa dello scafo, le murate) molto bassa, di soli 3 metri. La velocità massima era di 15 nodi. La nave venne armata con cannoni Armstrong da 100 tonnellate, i più potenti disponibili al tempo che la ditta inglese si offrì di costruire a proprio rischio. Questi pezzi erano ad avancarica perché, per cannoni di tale potenza i meccanismi di retrocarica, già allora disponibili, non erano considerati del tutto sicuri. Questi pezzi erano collocati in due torri corazzate poste a centro nave, sistemazione tipica per tutte le grandi corazzate a torri dell'epoca. Ciò era dovuto alla necessità di posizionare l'armamento, i depositi munizioni ed il sistema di ricarica, nella zona centrale del bastimento, quella più protetta dalle corazze, il cosiddetto ridotto. Dopo aver esploso i colpi le torri ruotavano alla posizione di ricarica, le canne venivano abbassate fino a trovarsi in linea con un sistema di calcatoi idraulici i quali, da sotto coperta e attraverso dei portelli corazzati che venivano aperti allo scopo, provvedevano a ricaricare i pezzi. La capacità di perforazione dei proiettili da 450 mm, pesanti ognuno 908 kg, era di 650 mm d'acciaio, uno spessore di corazza che nessuna nave al mondo poteva vantare, in altri termini un colpo a segno della Caio Duilio era in grado di devastare letteralmente qualsiasi corazzata dell'epoca. L'armamento era completato da pezzi di medio/piccolo calibro per la difesa dal naviglio sottile e da tre tubi lanciasiluri, di cui uno posizionato sotto il lungo sperone di prora.
Gli ufficiali avevano i loro alloggi in una lunga tuga poppiera, l'equipaggio era sistemato sottocoperta. L'apparato motore era formato da due macchine a vapore alternative prodotte dall'inglese Penn e alimentate da otto caldaie con una capacità di 7.500 cavalli. Il timone era manovrato da cinque grandi ruote in posizione totalmente sprotetta.
Negli Stati Uniti la Caio Duilio era vista come l'esatto esempio di ciò di cui l'US Navy doveva dotarsi al più presto. Anche nel Regno Unito, la Royal Navy, che certo non doveva temere la marina italiana, si sentì comunque piscologicamente scossa dalla costruzione della Duilio e la risposta non si fece attendere, l'HMS Inflexible entrò in servizio nel 1882.
Il lungo periodo di costruzione e allestimento tenne viva la discussione finché all'atto del suo completamento il 6 gennaio 1880 la Caio Duilio fu, per le caratteristiche di velocità, protezione ed armamento, unanimemente riconosciuta come la corazzata più potente in servizio.
La Caio Duilio svolse Il proprio servizio nel Mediterraneo dove compì anche crociere di visita ai paesi rivieraschi e venne talvolta inviata nel Mediterraneo Orientale quando occasioni di tensione o di difesa degli interessi nazionali lo richiedevano. Nel corso della sua vita operativa non venne mai rimodernata e quando venne ritirata dal servizio, nel 1900, passò a compiti di nave scuola timonieri e mozzi, e successivamente utilizzata come batteria di difesa costiera. Nel 1906 venne disarmata e quindi radiata nel 1909.
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Data: 08/02/2011
Proprietario: Sandros
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