MIM-14 Nike Hercules
MIM-14 Nike Hercules
Freedom Model Kits, scala 1/35
1a Aerobrigata, 72° Gruppo I.T., Aeronautica Militare Italiana
Isola Rizza/Bovolone (VR), Dicembre 1989
Il sistema missilistico superficie-aria (Surface-to-Air Missile – S.A.M.) NIKE, dal nome della dea greca della vittoria, ebbe origine dai programmi di contraerea missilistica americana iniziati nell’ultima fase della Seconda guerra mondiale. Il concetto di missile superficie-aria guidato da terra, dotato di una potente testata esplosiva ed elevate prestazioni di volo per colpire le formazioni nemiche a sufficiente lontananza dai loro obiettivi, nasceva dalla necessità di risparmiare il notevole numero di piloti di ogni nazionalità sacrificatisi nel tentativo di fermare le formazioni di bombardieri nemici. Il sistema, basato su studi fatti dai Tedeschi, era innovativo proprio perché inteso ad abbattere un’intera formazione di aerei grazie ai frammenti dell’esplosione ravvicinata, anziché colpendo un singolo velivolo per volta.
Nel 1948 nacque così il sistema missilistico NIKE, basato inizialmente sul missile Ajax (MIM-3) realizzato dalla Douglas, che divenne operativo nel 1951 ed entrò in servizio con l’US Army nel 1953 a difesa delle principali città americane. Del Nike Ajax si costruirono 13.714 esemplari, in servizio anche nelle forze armate di Francia, Germania Occidentale, Olanda, Norvegia, Danimarca, Giappone, Italia e Turchia per un totale di 150 batterie.
Già prima del raggiungimento dell’operatività dell’Ajax, ci si rese conto che il sistema d’arma era troppo costoso, totalmente fisso e poco prestazionale per ingaggiare velivoli ipersonici, oltre che privo di testate nucleari. Nel 1953 la Western Electric progettò il missile Hercules (MIM-14) in modo tale da sfruttare sia le infrastrutture che i calcolatori del predecessore. I primi lanci ebbero luogo già nel 1955, ma raggiunse la piena operatività nel 1957, quando adottò i nuovi booster a propellente solido. Nel 1958 esso entrò in servizio, rimpiazzando l'Ajax per le basi a difesa di New York, Chicago e Washington D.C. Il Nike-Hercules entrò in servizio in quasi tutti i paesi Europei appartenenti alla Nato, in Giappone, Corea del Sud e Taiwan. In tutto ne furono prodotti oltre 25.000 e durante la sua carriera operativa il Nike Hercules ricevette continui aggiornamenti riguardanti la componente elettronica, la manovrabilità e la resistenza alle contromisure elettroniche, modifiche che gli consentirono una lunga vita operativa.
Il Nike Hercules in Italia
L'Hercules era l'arma antiaerea di maggiore potenza e peso dell'US Army e della NATO, ma anche l'unica con testata nucleare (opzionale). La potenzialità nucleare comportava che il livello di segretezza sull’arma fosse elevatissimo, tanto che accadeva che persino in uno stesso sito di lancio, i tecnici addetti ai vari sottosistemi fossero praticamente isolati rispetto al lavoro degli altri operatori e non conoscessero i particolari e le mansioni che i loro compagni svolgevano.
Nel 1959 fu costituita a Padova la 1ª Brigata Aerea Intercettori Teleguidati (IT), designata per l'impiego in Italia del sistema missilistico Nike. Nel periodo di massima espansione (1968-1977) l’Aerobrigata contava un organico di 3 Stormi IT, ciascuno comprendente quattro Gruppi, per un totale di dodici Gruppi schierati a difesa del settore Nord/Nord-Est del Paese, dove verosimilmente sarebbe stato sferrato un ipotetico attacco da parte delle forze del Patto di Varsavia. Infatti, piani militari segreti del Patto di Varsavia resi pubblici nel 2005, prevedevano un attacco all'Italia attraverso la neutrale Austria con un bombardamento nucleare preventivo sulle città di Vienna, Monaco di Baviera, Innsbruck, Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Ghedi e Piacenza. Le truppe russe-ungheresi consistenti in 7 divisioni motorizzate, 3 divisioni corazzate, 38 lanciamissili, 214 aerei da combattimento, 121 caccia, 24 aerei da ricognizione e 25 bombardieri con armi atomiche prevedevano di occupare il Nord Italia, attraverso le linee di penetrazione di Tarvisio e della Val Camonica, raggiungendo Brescia e Bologna in 13 giorni di combattimenti attestandosi poi saldamente sull'Appennino tosco-emiliano.
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Data: 07/12/2022
Proprietario: Michele Raus
Dimensione: 100 oggetti
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